La tragica scomparsa di Tigro, un gattino vittima di un atto di inaudita crudeltà, ha suscitato profonda indignazione e tristezza. Il piccolo felino, usato come miccia incendiaria, è stato brutalmente ricoperto di benzina e dato alle fiamme nelle campagne di Dolianova. Nonostante gli sforzi dell’associazione cagliaritana Fierogatto Odv, che lo aveva recuperato e curato, le gravi ustioni riportate si sono rivelate fatali.
Oggi, l’associazione ha comunicato la triste notizia: “Questa mattina, alle 6.40, il suo corpo ha ceduto. I suoi polmoni sono collassati a causa dei fumi e delle sostanze che ha inalato a seguito delle brutalità inflittegli dal sadismo umano”, si legge nel comunicato. “Non è giusto. Ha lottato fino all’ultimo respiro. Nonostante tutto, desiderava solo vivere circondato da amore e coccole. Ora finalmente è libero dal dolore”.
Tigro, con le sue orecchie e zampe bruciate, ha rappresentato un simbolo della sofferenza inflitta agli animali innocenti. La sua storia ha colpito profondamente gli amanti degli animali e la comunità locale, che si è mobilitata per chiedere giustizia e maggiore protezione per gli animali.
L’atto di violenza subito da Tigro non è un caso isolato, ma un triste riflesso di una realtà in cui molti animali continuano a subire abusi e maltrattamenti. Le associazioni animaliste fanno appello a una maggiore sensibilizzazione e a leggi più severe contro la violenza sugli animali, affinché episodi come quello di Tigro non si ripetano mai più.
In un momento di grande dolore, la storia di Tigro ci ricorda l’importanza di proteggere e rispettare tutte le forme di vita. La sua breve esistenza, segnata da sofferenza, deve servire da monito per tutti noi: è fondamentale combattere contro la violenza e promuovere un mondo in cui gli animali possano vivere in sicurezza e serenità. Tigro, ora libero dal dolore, rimarrà nel cuore di chi ha lottato per lui e di chi crede in un futuro migliore per tutti gli esseri viventi.