Il destino di 1.600 cuccioli di Beagle è appeso a un filo, e il 1° marzo gli attivisti scenderanno in piazza a Verona per chiedere la fine della sperimentazione animale. Il Tar di Roma si appresta a decidere se autorizzare o meno il ritorno degli esperimenti sugli animali nella struttura Aptuit di Verona, e gli animalisti non restano indifferenti. “Non possiamo accettare che queste vite vengano trattate come oggetti da laboratorio”, affermano i portavoce di Centopercentoanimalisti.
Secondo gli attivisti, la decisione potrebbe segnare la continuazione di pratiche disumane: “Stiamo parlando di 1.600 cuccioli, che rischiano di diventare pedine di esperimenti scientifici crudeli. Ogni vita ha un valore inestimabile, e non possiamo restare in silenzio di fronte a tale barbarie”, dichiarano.
L’associazione Un’Anima Mille Zampe Italia esprime il profondo dolore nel sentire il pianto e l’abbaio dei cuccioli Beagle rinchiusi in piccoli box, consapevoli che il loro destino sia appeso a un filo. Molti di loro, probabilmente, percepiscono la loro sofferenza e quello che gli potrà accadere. Ci spezza il cuore sapere che tutto ciò avvenga per la sperimentazione sui farmaci. È urgente fermare immediatamente la sperimentazione sugli animali.
Per questo motivo, sabato 1 marzo si terrà una manifestazione contro la vivisezione, con un corteo che partirà alle ore 14 dal piazzale della stazione Porta Nuova. La marcia, aperta a tutte le persone che desiderano esprimere il loro dissenso, intende lanciare un messaggio forte e chiaro: “Basta con la sperimentazione sugli animali, proteggiamo le loro vite”.