Un fulmine uccide gli animali durante un violento temporale: esclusa la causa dolosa
Una scena straziante e surreale ha scosso la comunità di Casalattico (FR) quando 33 cavalli, tra cui diversi puledri, sono stati trovati senza vita nei boschi di Selva della Cornacchia. Gli animali, distesi sul fianco sinistro e allineati sotto alcuni alberi, sembrano essere stati fulminati durante un violento temporale che ha colpito l’area montana del Frusinate. La tragedia è stata scoperta grazie all’allarme lanciato da alcuni allevatori della zona, che avevano notato l’assenza dei propri animali al pascolo. Il loro rapido intervento ha portato alla scoperta di una scena agghiacciante, con i cavalli che giacevano esanimi, in una posizione che suggeriva una morte improvvisa e drammatica. Gli esperti, giunti sul posto, hanno prontamente avviato un’indagine per accertare le cause della morte. I veterinari dell’ASL, insieme ai tecnici del Corpo Forestale dello Stato, hanno escluso qualsiasi ipotesi di avvelenamento o atto doloso. Non sono stati trovati segni di maltrattamento o sostanze sospette sul terreno. La causa della morte è stata individuata in una scarica elettrica, probabilmente provocata da un fulmine che ha colpito la zona durante il picco del temporale.
Secondo gli esperti, gli animali si sarebbero rifugiati sotto gli alberi per cercare riparo dalla pioggia intensa e dal vento forte, rimanendo vittime della scarica elettrica che ha attraversato gli alberi. Le condizioni climatiche estreme, con forti piogge e fulmini, sono compatibili con il tipo di decesso rilevato. L’incidente, dunque, non è attribuibile a fattori esterni come l’intervento umano, ma a un evento atmosferico fuori dal controllo dell’uomo. La notizia della morte dei cavalli ha scosso profondamente la comunità locale. Per molti allevatori, questi animali non erano solo una fonte di sostentamento economico, ma anche un simbolo della tradizione e della vita rurale montana. I cavalli erano cresciuti allo stato brado, liberi nei pascoli montani, rappresentando una testimonianza della convivenza tra uomo e natura che ha caratterizzato da sempre queste terre.
“Una scena devastante”, ha commentato uno degli operatori intervenuti sul posto. La tragedia non è solo un dolore per la comunità, ma anche un monito sui cambiamenti climatici, sempre più visibili anche nelle zone interne del Lazio. Gli eventi atmosferici estremi, come temporali violenti e raffiche di vento, sono in aumento, e questo incidente porta a riflettere sull’impatto che tali fenomeni possono avere sulla fauna e sull’ambiente montano. Questa tragedia richiama l’attenzione sulla fragilità della natura e degli esseri viventi che abitano l’ambiente montano, mettendo in luce la potenza incontrollabile dei fenomeni naturali. La morte dei 33 cavalli è una dolorosa testimonianza del legame profondo tra uomo e animali, ma anche un episodio che solleva importanti interrogativi sulla gestione del territorio e sulla protezione dell’ambiente in un’epoca di cambiamenti climatici sempre più evidenti. La comunità di Casalattico piange oggi non solo la perdita di un capitale economico, ma anche di un patrimonio simbolico e culturale che faceva parte della vita quotidiana della zona. Un triste monito su come la natura, a volte, possa essere tanto meravigliosa quanto imprevedibile e crudele.