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Stop ai maltrattatori, Daspo cinofilo e blacklist per tutelare gli animali

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Un cane non è un giocattolo. Un gatto non è un capriccio. In Piemonte, questa verità ora trova finalmente un riscontro anche nelle normative: nasce il Daspo cinofilo, una misura pionieristica che potrebbe diventare legge nazionale. Il principio è semplice quanto rivoluzionario: chi ha maltrattato animali non potrà più detenerli. La decisione arriva da una delle regioni italiane più attive sul fronte dei diritti degli animali, dove alcuni comuni – come Nichelino – hanno fatto da laboratorio sperimentale per una nuova cultura di rispetto. In concreto, si tratta di una “lista nera” dei maltrattatori, collegata al Sinac, il nuovo Sistema Informativo Nazionale per l’Anagrafe Canina, che sostituirà l’attuale Arvet. Un database riservato agli operatori qualificati (veterinari, forze dell’ordine, enti pubblici), che consentirà di verificare in tempo reale se un adottante ha precedenti legati alla crudeltà sugli animali.

Il sistema, oltre a registrare i maltrattamenti, includerà anche segnalazioni di diffide, interdizioni e – grande novità – casi di cessione immotivata di animali, che d’ora in poi sarà trattata come una forma di abbandono. In altre parole: dire “non lo voglio più” non sarà più una scusa accettabile per sbarazzarsi di un essere vivente. Tra i promotori più convinti c’è Fiodor Verzola, assessore alle Politiche a tutela degli animali di Nichelino, città pioniera nell’istituzione di un Ufficio Tutela Animali con mandato istituzionale:
«Il Daspo cinofilo è il frutto di anni di lavoro sul territorio – racconta –. È un modello che oggi si allarga, con l’ambizione di diventare una prassi condivisa a livello nazionale. Non si tratta di burocrazia, ma di civiltà». La proposta ha trovato sponda anche in ambito parlamentare, attraverso un emendamento del Movimento 5 Stelle al disegno di legge “Omnibus”, attualmente in discussione al Senato. Sarah Disabato, capogruppo M5S in Consiglio Regionale, sottolinea il percorso:
«Abbiamo spinto per un cambio di paradigma, che va dall’assistenza sanitaria gratuita per gli animali da compagnia al potenziamento dei Cras. Ma questa norma rappresenta una svolta: difendere gli animali significa anche difendere il senso di umanità che ci tiene insieme».

Se approvato a livello nazionale, il Daspo cinofilo si inserirà nella cosiddetta Legge Brambilla, una cornice normativa più ampia che mira a riformare radicalmente la legislazione sul benessere animale in Italia. In un Paese dove ancora troppi animali vengono maltrattati, abbandonati o trattati come oggetti, il Piemonte prova a tracciare una nuova via. Una via in cui la relazione uomo-animale è fondata sul rispetto, non sul possesso. Un piccolo passo per la giustizia, un grande passo per chi non ha voce.