Nei giorni scorsi, numerose segnalazioni da parte dei cittadini hanno messo in allerta le associazioni animaliste riguardo alla presenza di un branco di sette cani maremmani che, durante la notte, si aggiravano per le strade di Ruvo di Puglia. Secondo quanto riportato e documentato anche da un video diffuso online, i cani sarebbero responsabili dell’uccisione di alcuni gatti randagi, generando forte preoccupazione tra la popolazione. L’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) è intervenuta chiedendo l’immediata cattura e messa in sicurezza dei cani, preferibilmente evitando il loro trasferimento in canili sovraffollati o inadeguati. L’associazione ha inoltre annunciato l’intenzione di presentare una denuncia alla Procura di Bari, affinché vengano avviate indagini per accertare se i cani siano randagi o di proprietà, e, in quest’ultimo caso, individuare eventuali responsabilità legali. Gli attivisti sottolineano come nel territorio ruvese siano già attivi da tempo programmi di contenimento del randagismo, attraverso sterilizzazioni e microchippature, rendendo anomala la presenza di un branco così numeroso. AIDAA invita anche i proprietari di gatti a tenerli in casa nelle ore notturne, per garantirne la sicurezza.
AGGIORNAMENTO – 28 MAGGIO, ORE 16.35
I sette maremmani sono stati catturati e messi al sicuro presso il rifugio della Lega Nazionale per la Difesa del Cane (LNDC) di Ruvo di Puglia. Un sentito ringraziamento è stato rivolto alla sezione locale della Lega del Cane, alla presidente Enza Cantatore, e alle autorità veterinarie dell’ASL di Bari, che hanno risolto rapidamente una situazione difficile che aveva già causato la morte di almeno un gatto di colonia. Secondo quanto dichiarato da AIDAA, i cani ora avranno la possibilità di essere affidati a nuove famiglie che li amino e si prendano cura di loro. La speranza condivisa è che anche i gatti della zona possano tornare a vivere serenamente e in sicurezza. Le associazioni restano in attesa di conoscere ulteriori dettagli sull’operazione di cattura e sul futuro destino dei cani, augurandosi che episodi simili non si ripetano e che venga garantita una corretta gestione del fenomeno randagismo.