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Palermo, cavallo crolla in piazza Verdi, la carrozza prosegue col carico di turisti. Fioccano le sanzioni (VIDEO)

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Un nuovo episodio al centro storico di Palermo: un cavallo impiegato per trainare una carrozza turistica si è accasciato al suolo, presumibilmente a causa di un malore legato al caldo, in piazza Verdi, proprio davanti al Teatro Massimo. Nonostante l’incidente, la carrozza ha continuato la corsa con a bordo alcuni turisti, ignari o forse indifferenti al malessere dell’animale. A fermarla è stato l’assessore comunale al Benessere animale, Fabrizio Ferrandelli, che, allertata la polizia municipale e i veterinari dell’Asp, ha fatto scattare controlli e sanzioni. Il conducente, che non era né titolare della licenza né proprietario del cavallo, è stato identificato e multato, insieme al detentore del mezzo. L’animale, le cui condizioni sono apparse preoccupanti, è stato preso in custodia dal nucleo Ippomontato per accertamenti clinici. “Abbiamo seguito la carrozza dalla Cala fino a piazza Marina. Era fuori dagli orari consentiti e in violazione del regolamento comunale”, ha spiegato Ferrandelli.

L’episodio ha riacceso il dibattito sull’uso dei cavalli per fini turistici in città. Le reazioni dal mondo politico non si sono fatte attendere. La deputata regionale Marianna Caronia ha parlato di “una scena inaccettabile, che evidenzia ancora una volta la totale subordinazione del benessere animale agli interessi economici”, chiedendo misure urgenti: stop alle attività nelle ore più calde, sanzioni più severe e un percorso verso l’abolizione delle carrozze a trazione animale. Sulla stessa linea, la consigliera comunale Amella (M5S) ha definito quanto accaduto “una tragedia annunciata”, denunciando l’inefficacia delle attuali ordinanze stagionali. “Non si può regolamentare lo sfruttamento: va eliminato. Palermo deve decidere se voltare pagina o restare prigioniera di un folclore crudele”, ha affermato. Amella propone la riconversione dell’intero settore verso motocarrozzette elettriche, facendo appello all’amministrazione Lagalla affinché si attivi concretamente, anche attingendo a fondi già disponibili per la mobilità sostenibile.

Intanto, il Comune aveva appena rinnovato l’ordinanza estiva che limita la circolazione delle carrozze nelle ore più calde e obbliga soste e idratazione degli animali. Ma, come dimostra l’ennesimo collasso equino, le regole non bastano se non vengono fatte rispettare. Il dibattito, ora, non riguarda solo le sanzioni, ma il modello di turismo che Palermo vuole offrire. Tra tradizione e diritti degli animali, la città è chiamata a fare una scelta netta. E a farla presto.