Palermo si prepara a scrivere una nuova pagina nella tutela degli animali e nella modernizzazione dei trasporti turistici. I consiglieri comunali Domenico Bonanno e Viviana Raja (DC) hanno presentato una proposta di delibera che introduce il divieto dell’uso di mezzi a trazione animale, promuovendo invece veicoli elettrici per il trasporto pubblico di piazza. Un cambiamento epocale che, se approvato, farà di Palermo la prima città italiana a bandire l’uso dei cavalli per il trasporto di persone. “È una scelta di civiltà – dichiarano i promotori – che punta su legalità, benessere animale e riconversione professionale.”
La proposta, articolata in 40 articoli, si muove su quattro assi principali:
Tutela del benessere animale, attraverso la graduale eliminazione delle carrozze trainate da cavalli;
Modernizzazione del turismo, con l’introduzione di mezzi più etici e innovativi;
Transizione sostenibile, con l’obbligo per gli attuali titolari di licenze di riconvertire entro 12 mesi i propri veicoli in mezzi elettrici o alternativi;
Tutela occupazionale, con incentivi e misure per accompagnare gli operatori nella riconversione.
Ma non si tratta solo di cavalli. Il regolamento prevede anche requisiti etici stringenti per ottenere e mantenere le licenze: saranno esclusi i soggetti con condanne definitive per reati gravi o collegamenti con la criminalità organizzata. “È un modo per promuovere una mobilità pulita anche dal punto di vista legale”, sottolineano Bonanno e Raja. La proposta si affianca all’iniziativa dell’assessore alle Attività Produttive Edgardo Forzinetti, che ha avviato una modifica al regolamento comunale per l’abolizione progressiva delle carrozze. Il progetto è stato accolto positivamente anche dalle associazioni animaliste, come “Un’anima mille zampe Italia”, che lodano Palermo come esempio da seguire. In Italia, sono ormai poche decine i titolari di licenze in città come Roma, Firenze, Pisa, Messina e Palermo. Con questa iniziativa, il capoluogo siciliano si propone non solo come pioniere della mobilità turistica sostenibile, ma anche come simbolo di un cambiamento possibile, nel rispetto degli animali, dell’ambiente e delle persone.