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Sambuceto (CH), cagnolina abbandonata per 8 anni sul balcone, salvata dopo una lunga procedura (VIDEO)

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Per ben otto lunghi anni, una cagnolina di sesso femminile ha vissuto reclusa sul balcone di un appartamento al primo piano a Sambuceto, in provincia di Chieti. Giorno e notte, sette giorni su sette, sotto il sole cocente dell’estate e le piogge dell’inverno, l’animale è rimasto esposto alle intemperie, senza possibilità di riparo né di conforto. La cagnolina ululava e abbaiava disperatamente, attirando l’attenzione di diversi passanti, che più volte hanno segnalato la situazione alle autorità competenti. Nonostante l’intervento iniziale di una pattuglia della Polizia Locale e dell’ASL veterinaria, purtroppo non venne preso alcun provvedimento concreto, e l’animale fu lasciato sul balcone.

La situazione è peggiorata quando i proprietari hanno cambiato abitazione. Nella nuova casa, non era consentito tenere animali, e così, invece di trovare una soluzione dignitosa, hanno pensato bene di lasciare la cagnolina nella vecchia abitazione, tornando a farle visita una volta a settimana o, in alcuni casi, ogni due settimane.

A denunciare la vicenda è stata l’associazione animalista “Un’Anima Mille Zampe Italia” – Delegazione Regionale Abruzzo, grazie all’immediato intervento della delegata Erika Puzone. A far scattare l’allarme è stato un post anonimo sui social, che ha permesso all’associazione di attivarsi subito.

“Ci siamo mossi immediatamente non appena ricevuta la segnalazione. Non potevamo restare a guardare”, ha dichiarato Erika Puzone.

Grazie all’intervento dell’associazione e alla crescente pressione pubblica, le autorità sono finalmente intervenute in modo concreto per mettere in salvo l’animale.

Questa vicenda solleva domande importanti sul benessere degli animali domestici e sull’efficacia dei controlli da parte delle istituzioni. Non è accettabile che un animale viva per anni in simili condizioni, né che le prime segnalazioni siano state ignorate.

L’auspicio è che episodi del genere non si ripetano e che il caso della cagnolina di Sambuceto possa servire da monito per una maggiore attenzione e sensibilità verso gli animali.