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Condannato a 2 anni e 4 mesi per aver ucciso e impiccato il cane del fratello

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“Quando un animale viene ferito o ucciso con tale brutalità, non è solo un crimine contro un essere vivente indifeso: è una ferita inferta alla sensibilità e all’etica condivisa da un’intera comunità.” Così si è espressa l’avvocata Claudia Ricci, legale dell’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa), a seguito del drammatico caso accaduto in Trentino-Alto Adige, dove una cagnolina di razza Setter inglese è stata barbaramente uccisa e lasciata appesa a un ponte come macabro segnale di vendetta.

L’autore del gesto, un uomo che avrebbe agito per ritorsione nei confronti del fratello, è stato condannato dalla Corte d’Appello di Trento a due anni e quattro mesi di carcere, oltre a un’ammenda di 1.400 euro. Un verdetto importante, che secondo l’Enpa rappresenta un passo significativo verso un sistema giuridico più attento alla tutela degli animali. “È fondamentale che simili episodi non restino impuniti – ha dichiarato Ricci – perché da essi dipende la credibilità dello Stato nella difesa di chi non può difendersi da solo”.

Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Solo pochi giorni prima, un altro episodio di feroce crudeltà aveva scioccato l’Italia: a Rialto, in provincia di Savona, un cane era stato colpito con un colpo di balestra, riportando lesioni fatali alla colonna vertebrale. Anche in quel caso, l’Enpa ha partecipato al processo come parte civile, ottenendo una condanna a sei mesi di reclusione per l’aggressore e il riconoscimento del danno morale.

Nel frattempo, al Senato resta in sospeso l’approvazione definitiva della nuova normativa in materia di maltrattamenti animali, già licenziata dalla Camera. Numerose associazioni e cittadini, continua a sollecitare l’approvazione di una legge che dia finalmente una risposta ferma e inequivocabile alla violenza sugli animali, riconoscendone il peso morale e sociale.

“La civiltà di un Paese si misura anche da come tratta gli esseri più fragili. E gli animali ne fanno parte a pieno titolo”, ha concluso l’avvocata Ricci.